Dicono di me

Un reportage, racchiuso in 180 secondi, che racconta la creazione di un’opera presepiale, fin dalla sua ideazione, che esplora l’universo interiore di Annalisa e ne svela le origini. Un viaggio nel ricordo del “nonno inventore” conosciuto solo attraverso vecchie fotografie in bianco e nero e di un padre dal quale Annalisa è divenuta ereditiera di un dono unico nel suo genere.

La storia di Annalisa Bonfante è stata scelta per far parte di un progetto editoriale che ha avuto come protagonisti quattro giovani artigiani sparsi in tutto il paese. Nel progetto sono stati coinvolti anche quattro musicisti che, dai suoni udibili durante il processo creativo, hanno dato vita alla colonna sonora del video.

Giovani artigiani a tempo di musica: la quarta traccia, la presepista

Tratto dalla testata giornalistica Open di Enrico Mentana

Open e Pasta Garofalo esplorano i ritmi e le melodie del futuro dell’artigianato italiano. Il quarto episodio con traccia in free download ci porta nello studio-bottega di Annalisa Bonfante, che costruisce minuziosi presepi in miniatura, messo in musica da K-Conjog.
Da casa di Annalisa si guarda Napoli; la città si staglia da ogni finestra, avvolta da una foschia lucente nonostante il brutto tempo; ma mentre la giovane donna lavora nella sua bottega-studio casalinga, non bada per niente al panorama mozzafiato. Per Annalisa, infatti, la costruzione dei suoi particolarissimi presepi è praticamente una forma di meditazione: un’attività pacifica e de tutto avvolgente.

Come suo padre, e suo nonno prima di lui, Annalisa usa gli attrezzi contenuti nella “cassetta magica” di famiglia per modellare l’argilla, posizionare il muschio e spandere la colla in dettagliatissimi presepi in miniatura. Ogni presepe è diverso dal precedente: l’artigiana adatta le scene della Natività alla forma del loro contenitore, e non viceversa. I presepi di Annalisa vivono infatti dentro bottiglie antiche, decanter di cristallo, e specialmente vecchie lampadine.
Le curvature del vetro definiscono un universo che può stare nel palmo d’una mano, vivo ma fissato nel tempo. E non a caso, per Annalisa il significato del suo lavoro si estende oltre il Natale: è una doppia rappresentazione di familiarità, a partire dalla trasmissione paterna delle tecniche artigianali, per arrivare al valore universale della scena rappresentata – il miracolo, vero, dell’avvento di una nuova vita.

Tutti i presepi prodotti da Annalisa Bonfante sono corredati da Certificato di Autenticità di Lavorazione Artigianale


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